17 GIORNO
Soventemente incriminiamo il tempo e con cadenza implacabile lo portiamo sul banco degli imputati come se fosse il nostro peggiore nemico. Gli attribuiamo le colpe delle nostre mancanze, la responsabilità di una vita vuota. Dobbiamo con onestà ammettere che il tempo, quale grande ricchezza dataci a disposizione, molto spesso viene sciupato e vissuto come merce di poco valore. Difatti si riempie e non si usa con diligenza.
“Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio.” (Salmi 90:12)
Questa consapevolezza di Mosè si trasforma in una preghiera che ne cogliamo tutta la sua intensità e se vogliamo utilità per il successo della nostra vita cristiana.
Possiamo trasformare lo spazio del “TEMPO” in una opera di ANCORAGGIO tutte le volte che esso viene ben rappresentato da blocchi solidi di preghiera, di meditazione o riflessioni spirituali.
Possiamo entrare nel Suo interno con la nostra fede e come un BISTURI chirurgico ritagliare tutto lo spazio – tempo contaminato dal peccato che conduce il credente nel laccio della perdizione e, con una recisione netta, precisa, guidata dallo spirito santo tagliarlo per lasciare un nuovo “TEMPO” da apprezzare e vivere, grazie alla misericordia e al perdono di Dio. Quel tempo nuovo sarà trasformato in una nuova opportunità per imparare a costruire la nostra persona in modo da espletare il mandato e le aspettative di Dio.