6. Giorno della riflessione. La ricostruzione delle mura d’Israele

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6. Giorno della riflessione. La ricostruzione delle mura d’Israele

6 GIORNO

Oggi voglio parlarti di un uomo molto importante vissuto alcuni secoli dopo Mosè. Il suo esempio, la sua fedeltà al Signore gli ha permesso di aiutare tante persone scoraggiate, che hanno trovato in lui un aiuto Divino.
Quest’uomo si chiamava Neemia. Aveva tutto ciò che ognuno di noi può desiderare, i soldi, il rispetto, le comodità, ed ha rinunciato a tutto per aiutare e portare conforto alle persone bisognose del suo popolo.
Prima che leggi la sua storia vorrei farti riflettere:
Sei mai rimasto indifferente a chi aveva bisogno di un aiuto?
Ti sei mai ribellato alle ingiustizie che altri hanno subito?
Quali difficoltà hai dovuto affrontare o a cosa hai dovuto opporti per aiutare gli altri?
Quali capacità Dio ha svelato nel tuo carattere facendoti vivere queste esperienze?
O sei forse ancora indeciso e pensi di non esserne capace?
A Dio basta solo che il tuo cuore sia pronto ad ascoltarlo, e che tu abbia la volontà di andare lì dove c’è bisogno.

LEGGI:

Neemia 1:1-7
Parole di Neemia, figlio di Acalia. «Nel mese di Chisleu del ventesimo anno, mentre mi trovavo nel castello di Susa, Anani, un mio fratello, e alcuni altri uomini arrivarono da Giuda. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. E quelli mi risposero: “I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in gran miseria e nell’umiliazione; le mura di Gerusalemme restano in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco”. Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, e per molti giorni fui in grande tristezza. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo. E dissi:
“O SIGNORE, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e fai misericordia a quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti. Siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera che il tuo servo ti rivolge adesso, giorno e notte, per i figli d’Israele, tuoi servi, confessando i peccati dei figli d’Israele: perché abbiamo peccato contro di te; abbiamo peccato io e la casa di mio padre. Abbiamo agito da malvagi contro di te, e non abbiamo osservato i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che tu hai dato a Mosè, tuo servo.”
Leggi anche Neemia 2:1-8 e Neemia 5:1-13.