13. Giorno della riflessione. Abramo e la costanza di aspettare un figlio

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13. Giorno della riflessione. Abramo e la costanza di aspettare un figlio

13 GIORNO

Conosciamo il nome Abramo. Spesso questa persona viene chiamata padre della Nazione d’Israele. La vita di Abramo era solita come tutti gli altri ma all’età di 75 anni ha lasciato tutto per seguire la vocazione e la promessa di Dio. Si tratta di avere una grande fiducia in Dio se consideriamo quali possono essere i pensieri di un uomo a 75 anni e il valore che egli dà al restante dei giorni che ha davanti, oppure, agli impegni che può assumere a seconda delle valutazioni eseguite.
Secondo te, Dio era a conoscenza dell’età di Abramo? Se sì, perché decise di fare ad Abramo una promessa incomprensibile e irrealizzabili in termini umani? Perché Dio scelse di fare così?
Sicuramente perché il piano di Dio di dargli una lunga discendenza e allo stesso tempo di creare un popolo che gli appartenesse avrebbe avuto una spiegazione logica, umana, realizzabile.
Tuttavia, sarà verso la fine del suo lungo viaggio disegnato da Dio, un viaggio quello di Abramo durato circa 25 anni tra scoperte e peripezie, tra cose comprensibili e non, che Dio donerà questo primogenito ad Abramo all’età di circa 100 anni (Genesi 21). Isacco sarà il primogenito concepito da Sara sua moglie anch’ella avanti negli anni, circa 90 anni.
Tante volte non comprendiamo il piano di Dio e siccome i giorni trascorrono, preferiamo affrettare i tempi cercando soluzioni umane. In tal caso altro non facciamo che costruire complicazioni per noi e per quanti si trovano intorno a noi. Un po’ come nel caso di Abramo quando, suggerito da sua moglie Sara che la soluzione di una progenie stava nell’avere un figlio dalla sua serva Agar. Sarà poi la storia ad insegnarci tutti i problemi che si susseguiranno da quella scelta sbagliata.
Dio ha un piano per la tua vita! Egli sa tutto, conosce i tempi e persino la modalità di come attuare il suo piano meraviglioso nel tuo cuore e nella tua vita. Forse sei in attesa di un “Isacco” ed è passato troppo tempo. Non ricorrere a soluzioni umane. Bisogna attendere ed essere fiduciosi, essere operosi nel servirlo ancora sapendo che Egli sta preparando il meglio per la tua vita e per la sua gloria.

LEGGI:

Giacomo 1:4
E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
Leggi anche Genesi 15:1-7, capitolo 16:1-5, capitolo 18:1-14.